Diario di Bordo

Quelle che seguono sono le testimonianze “a caldo” dei Rover e delle Scolte che hanno in passato partecipato ai campi in Romania. Passando per questa terra hanno lasciato la loro orma, e l’orma della Romania si è impressa nei loro cuori, e nelle parole che hanno scelto per dare un volto alla propria esperienza, nella forma di un “diario di bordo”.

“In questi 12 giorni ho imparato la bellezza dell’essere spettinati. A voi cari rover e scolte va il mio augurio: di essere uomini e donne spettinati, e felici di essere tali.
Il peggio che vi possa succedere è che, sorridendo di fronte allo specchio, vi dobbiate pettinare di nuovo!”

“Domani è l’ultimo girono di servizio in questa terra, che ci ha lasciato molto,  a partire dagli sguardi ricchi di speranza. Sentiamo già un po’ l’amarezza della malinconia, che però ci spinge a godere di ogni singolo momento più di prima.”

“Fin dall’inizio siamo stati colpiti dalla voglia di partecipare e di rendersi protagonisti delle attività che caratterizzava ognuno di questi bambini.”

“Durante la mattinata abbiamo anche partecipato alla messa in rumeno. E’ stato piacevole scoprire come la fede possa unire popoli con culture e lingue differenti, permettendoci di partecipare alla celebrazione senza troppe difficoltà.”

“Un uomo è tale non per i suoi averi, non per il suo status sociale,  non per la sua fede, qualunque essa sia,  ma perché sa amare e essere amato.”

“Abbiamo riscoperto la ricchezza dei bambini, che nonostante la lingua diversa, riuscivano ad andare “oltre”, interpretando una carezza, un sorriso ed uno sguardo.”

“I sorrisi che ci vengono regalati dai bambini sono la ricompensa dei tanti sforzi che stiamo facendo: sopportare il caldo, le poche ore di sonno e l’enorme quantità d’aglio che ci viene somministrata.”

“Mi sono avvicinata alla culla di Alexandra, senza conoscere il nome della bambina, il nome della sua malattia, e nemmeno la sua età. Mi sono avvicinata con tutta la semplicità e umiltà nel cuore, con il solo scopo di farla sorridere. Sapevo che l’unica cosa di cui avevo bisogno in quel momento era il suo sorriso, anche senza denti, e i suoi grandi occhi sereni.”

“Mi sono innamorata di un sorriso. Sono diventata matta, mi sono ridicolizzata al massimo pur di vederlo sulle sue labbra, e quando c’era, tutto scompariva, ed era come se tutto quello che avevo fatto fino a quel momento avesse il solo scopo di divertire una bambina, di cui non conosco nemmeno il nome.”

“È in quel momento che ti rendi conto di quanta superficialità ti circonda e di come le cose essenziali si nascondano dietro la semplicità di un sorriso.”